Transfer pricing di beni di proprietà industriale 


Con il termine transfer pricing si intende infatti la determinazione dei prezzi di trasferimento ai quali un'impresa cede o licenzia dei beni di proprietà industriale a imprese associate. La tematica riguarda principalmente i gruppi di imprese multinazionali e le transazioni transfrontaliere che avvengono tra le società che costituiscono il gruppo.

Eseguiamo le analisi economiche volte alla determinazione dei prezzi di cessione o, nel caso di licenze, dei tassi di royalty più idonei per il trasferimento di beni di proprietà industriale tra società associate che risiedono in Paesi diversi.

I prezzi di trasferimento sono significativi sia per i contribuenti sia per le amministrazioni fiscali in quanto determinano in gran parte i ricavi ed i costi, e quindi i profitti imponibili, delle società associate che operano in Paesi diversi e sono soggette a giurisdizioni fiscali diverse.

Oggi le autorità fiscali esercitano un controllo molto stretto su tutti i "veicoli" attraverso i quali le società multinazionali trasferiscono profitti tra società appartenenti allo stesso gruppo che risiedono in Paesi con una diversa pressione fiscale. Tra questi i diritti di proprietà industriale e intellettuale sono tra i più usati.

I paesi membri dell'OCSE hanno da tempo istituito un Comitato per gli affari fiscali che si occupa dei prezzi di trasferimento. Dal 1979 il Comitato pubblica periodicamente dei documenti che descrivono i metodi da utilizzare per determinare i prezzi di trasferimento che sono ritenuti equi dalle amministrazioni fiscali.

La legislazione prevede una non applicazione delle sanzioni amministrative in caso di controversie relative al prezzo di trasferimento se durante l'accertamento fiscale l'azienda fornisce agli ispettori una documentazione adeguata sulla determinazione dei prezzi di trasferimento per tutti i periodi fiscali oggetto dell'inchiesta.